Trovare il proprio centro, cercarlo, perdendosi più e più volte durante il viaggio della nostra vita per conoscere noi stessi, imparando dai sentieri percorsi simbolicamente nel labirinto scoprendo chi veramente siamo verso la casa o il santuario interiore che l’essere umano è, per evolvere.
In questi articoli Numeri e simboli vi condurrò nel mondo molto concreto e pragmatico che fa parte di me, del Metodo Bertoli e della mia ricerca, libera da vincoli religiosi, del senso della vita dal punto di vista dell’anima, dello spirito o della coscienza come preferite che da molti anni oramai seguo.
Aprite la mente, mettetevi in gioco senza pregiudizi e mentre leggete state maggiormente nel sentire, piuttosto che nel capire, perché al centro del labirinto di noi stessi siamo già “imparati” all’arte della percezione dell’energia dello spirito umano che siamo e possiamo essere.
Grazie alla pratica della numerologia ho studiato, fatto ricerche e corsi sull’antico simbolo del labirinto che per l’essere umano rappresenta proprio la ricerca di sé percorrendo cammini che equivalgono a scelte e decisioni che si prendono imboccando nella vita una strada piuttosto che un’altra.
Il termine labirinto deriva dalle parole latine labor intus, che significano “lavoro interiore“.
Per questo il labirinto simboleggia il percorso interiore verso l’evoluzione dello spirito umano che vogliamo cercare e trovare, percorrendo sentieri per lo più concentrici fino alla meta, al centro, al cuore di noi stessi.
Liberarsi più possibile dall’ego è l’obiettivo che risulta molto complesso e per questo l’essere umano deve percorrere numerose vie attorno a sé, dall’inizio di tutto ciò che è fino ad oggi al centro del proprio essere.
Nel corso di questo vagabondare verso il fulcro, la persona consapevole abbandona i vecchi schemi mentali ed i suoi poteri personali, gettando via quella parte del suo bagaglio che non gli è più necessario per evolversi come anima.
Bisogna prima osservare e discernere per comprendere e poi lasciar andare tutto ciò che di futile si è già raggiunto e si possiede per proseguire il cammino alla ricerca di tutto ciò che si è al cuore di noi stessi per trovare l’essenza, l’anima.
Attraverso i tratti del proprio carattere e delle proprie scelte l’essere umano perviene alla comprensione e raggiunge finalmente quel punto, all’interno di se stesso, al centro del labirinto in cui può abbandonarsi e sentirsi in pace e nell’unità con tutto ciò che c’è com’è.
Il labirinto
Uno dei labirinti meglio conservati si trova in Francia nella Cattedrale Gotica di Chartres ed è il più grande giunto dal XIII secolo ai nostri giorni.
Raggiunge il diametro di 12,87 metri, mentre il suo percorso interno è di 261,5 metri. Il suo classico disegno circolare ha un’entrata, un percorso ed un punto di arrivo al centro.
In Italia i più noti labirinti sono quello attribuito a Porsenna, che si trova nei sotterranei della città di Chiusi oltre a quello di Ravenna nella Basilica di San Vitale.
Il labirinto è anche famoso per la simbolica lotta che tra Teseo e il Minotauro con Arianna che tiene il filo dal gomitolo, dove tutto questo simboleggia la lotta tra bene e male, nel nostro animo, lungo il percorso che costituisce il cammino della vita stessa.
Il centro del labirinto verrà raggiunto da colui che sceglie e vuol essere iniziato al proprio potenziale divino, colui che, attraverso le prove, l’impegno, la perseveranza avrà dimostrato di essere degno e pronto per accedere alla rivelazione misteriosa dell’esistenza.
Tutti siamo esseri divini e lo possiamo fare!
Il cammino tortuoso del labirinto per arrivare, assumerebbe quindi una funzione di protezione ed elevazione alle persone per evolvere ed iniziarsi a se stessi ad un livello spirituale superiore di virtù e conoscenza di sé.
Il labirinto si utilizzava anche come sistema di difesa alle porte delle città fortificate e tracce si sono trovate sulle piante delle antiche città greche e delle case private che erano considerate il centro del mondo.
Un corso esperienzale di crescita personale lo vissi camminando dentro ad un labirinto appositamente creato a Verona da Brian Draper che mi emozionò veramente tanto e mi ispira ancor oggi, proprio per la grande energia che questo simbolo porta con sé e sprigiona in supporto all’animo umano ed alla sua volontà di evolvere e innalzarsi ad un livello superiore di performance sostenibile.
Buona vita, ti voglio bene.