Quando si parla di reputazione, per me non si tratta solo di un concetto astratto o di una definizione da manuale, ma di una concreta presentazione di chi sei, per ciò che fai e stai creando.
La reputazione, quella vera, è ciò che le persone sentono quando ti incontrano, ciò che dicono di te quando non ci sei. È una vibrazione, un’energia che rimane quando te ne vai e ti precede quando arrivi.
Nel mio percorso, prima come atleta, allenatore, dirigente e poi come formatore e coach, ho imparato che la reputazione si costruisce giorno dopo giorno, gesto dopo gesto, parola dopo parola. Non si compra o si costruisce con ChatGPT o con tanti like, e non si improvvisa.
Nasce dall’intenzione autentica di essere e trasmettere il proprio stato d’animo con le proprie capacità e presenza di spirito: coerenti, autentici e, soprattutto, essendo se stessi, l’energia che sei.
La mia reputazione oggi è il risultato di un viaggio iniziato sui campi da pallavolo e proseguito nel mondo della crescita personale, del team building e delle leadership.
È il riflesso di come scelgo di esserci, di come accompagno le persone nei loro percorsi di consapevolezza e trasformazione.
Ogni corso, ogni incontro, ogni parola che condivido ha un solo obiettivo: supportare e aiutare l’altro, il prossimo, a riconoscere il proprio meglio, la propria energia interiore, quella che racconto anche nel mio libro “L’Energia che Sei“.
Chi mi conosce sa che non amo le scorciatoie ed ho percorso molti cammini, anche aspri, per essere quello che sono oggi, con la mia storia.
Preferisco la profondità alla superficie, la sostanza, l’essere all’apparire, che possa lasciare un segno nei cambiamenti virtuosi degli esseri umani che incontro.
La mia reputazione, se oggi è considerata solida e ispirante, è perché nasce da questa scelta quotidiana di autenticità.
E nasce anche grazie a chi ha creduto e mi ha dato fiducia, a chi ha camminato con me, a chi mi ha lasciato entrare nella propria storia.
Sento che la mia reputazione non mi appartiene fino in fondo: appartiene anche a chi ha condiviso con me momenti di crescita, di fatica, di scoperta.
È un bene relazionale, che vive nel cuore delle persone prima di tutto.
Un aspetto fondamentale della mia vita, che sento parte integrante della mia reputazione, è la cura nelle relazioni familiari.
Ho quattro figli meravigliosi e due ex mogli con cui continuo a coltivare un rapporto di rispetto e collaborazione.
Per me, riuscire a tenere in armonia questo “team” così speciale è una delle sfide più belle e importanti della mia vita.
È lì che metto in pratica ogni giorno i valori che condivido nei miei percorsi: ascolto, equilibrio, empatia, responsabilità.
Perché non c’è team più importante della famiglia, ed a volte la trascuriamo.
Ed è proprio questa reputazione, costruita con coerenza, energia e umanità, il miglior modo per presentarmi ai miei nuovi e possibili clienti o partner.
Non ho bisogno di promesse altisonanti o slogan da influencer: preferisco far parlare la mia storia, i valori che incarnano il mio
lavoro, il rispetto che ho per ogni persona con cui collaboro ed i risultati che ho ottenuto.
Chi sceglie di lavorare con me sa cosa aspettarsi: un impegno autentico, una presenza attenta e un percorso condiviso verso il miglioramento di individui e team, che sono la stessa energia che crea lo spirito di squadra vincente.
Ecco perché la custodisco con cura e voglio che sia la mia vera presentazione di ciò che sono e che valgo.
Perché per me, la reputazione è come l’energia umana: lo spirito che porto con me, che non si vede ma si sente.
E quando è competente e autentica, lascia un segno profondo di crescita e miglioramento nelle persone delle aziende dove ho lavorato.
Nelle immagini potete trovare alcuni dei partner con cui ho lavorato e lavoro nel breve periodo, e la rassegna stampa che parla di formazione umana.