“Io sono la mia storia” questa grande verità che è oggi scienza, ci insegna che le nostre cellule portano dentro di noi tutto quello che abbiamo vissuto dalla nascita e contribuiscono a farci essere oggi quello che siamo.
In questi giorni la squadra del Modena Volley ha creato un sondaggio di preferenze sui social tra i suoi campioni più titolati tra i quali rientro anch’io e mi ha portato a ripercorrere gioie e dolori vissuti sul filo del rasoio nella società più titolata d’Italia.
Per la cronaca ho giocato, allenato e diretto per quattordici anni 7+7 dal 1984 al 1990 e dal 1994 al 2000 contribuendo con altre magnifiche persone attorno a me a vincere un totale di 24 trofei nazionali e internazionali per la Panini prima e per la Daytona poi sempre al PalaPanini a Modena.
Per me il passato ha diverse sfaccettature anche pesanti, che ora vedremo, ma sempre e dico sempre ha un grande valore che è quello di insegnarci dal nostro vissuto, a condizione che lo sappiamo osservare con attenzione ed intelligenza.
Passato zavorra:
è quello che associo alla parola “esperienza” quando le persone tendono a ripetere le stesse azioni compiute in passato rischiando nella maggior parte dei casi di non cambiare in meglio e quindi non innovarsi stando al passo con i tempi. Con il passare degli anni questa tematica peggiora facendoci rifugiare sempre più nella zona di confort e limitando così la nostra crescita.
Passato ferita o sconfitta:
è quello che bisognerebbe lasciar andare al più presto perché è un dolore che ci portiamo dentro che ci limita e ci fa vivere il presente o la sfida successiva con la mente incagliata in pensieri negativi o interferenze che limitano la nostra prestazione o semplicemente limitano il nostro benessere la nostra felicità.
Passato malinconico:
una vecchia gloria in crisi di senso, così si intitolava un incontro al festival della filosofia di qualche anno dove partecipai e mi fece una tristezza infinita anche perché affrontammo il tema delle tante glorie dello sport, dell’arte, del lavoro che dopo il successo cadono imprigionati nel passato che non tornerà più incorrendo a volte nella depressione o addirittura in gesti estremi di autolesionismo.
Mi riconosco chiaramente in questo gruppo nel mio vissuto di anni fa superato per fortuna senza incorrere in problematiche gravi ma non con poco impegno, sforzo e volontà.
Passato motivante:
l’auto stima e la fiducia in se stessi è la più grande energia che dobbiamo tenere sempre cara dentro di noi amandoci incondizionatamente ed è più facilmente ottenibile se osserviamo il nostro meglio, le nostre qualità che nel passato ci hanno fatto ottenere buoni risultati.
Potremmo chiamare questa parte la nostra auto efficacia che è quella che ci permette spesso una volta che abbiamo ottenuto un successo qualsiasi di essere consapevoli di valere e credere in noi stessi diventando motivati a raggiungere l’obiettivo che ci prefiggiamo.
Ritornando al concetto iniziale sul nostro passato dobbiamo sapere che ha un senso e una utilità solo quando noi lo osserviamo senza giudicarci ma monitorando i fatti e cogliendo l’insegnamento che la nostra vita vissuta ci ha posto davanti.
Tanti eventi accaduti che sono come sono e spesso non dipendono solo da noi ci spingono verso il nostro obiettivo o destino che è nel futuro vale a dire un mistero.
Essere in cammino verso il domani in modo consapevole con la saggezza di scegliere quale parte del nostro passato usare oggi, qui e ora nel presente per raggiungere la nostra meta.
Oggi, nel pomeriggio della vita, per me il passato è una sfida non sempre semplice da affrontare, ma che ho la volontà di prendere di petto con consapevolezza e cercando con saggezza di condividere come nelle riflessioni di questo articolo, trovando spunti di ispirazione al miglioramento di questo momento che vivo adesso che è il più importante della mia vita ed è il presente, vale a dire il DONO che oggi ricevo.
Buona Vita, ti voglio bene.