Siamo oggi immersi nel LABIRINTO, connessi con la natura, alla ricerca del nostro centro per essere il meglio di noi trasportandolo nella nostra professione presenti e consapevoli con amore per una performance sostenibile.
Ci troviamo dentro il labirinto di Stavello nell’Oasi Zegna a 1200 metri di altitudine in provincia di Biella.
Trovare il proprio centro, cercarlo, perdendosi più e più volte durante il viaggio della nostra vita per conoscere noi stessi, imparando dai sentieri percorsi simbolicamente nel labirinto scoprendo chi veramente siamo verso la casa o il santuario interiore che l’essere umano è, per evolvere.
Questo è parte del Metodo Bertoli, concreto e pragmatico che fa parte di me e della mia ricerca del senso della vita dal punto di vista dell’anima, dello spirito o della coscienza come preferite che da molti anni oramai seguo.
Grazie alla pratica della numerologia ho studiato, fatto ricerche e corsi sull’antico simbolo del labirinto che per l’essere umano rappresenta proprio la ricerca di sé percorrendo cammini che equivalgono a scelte e decisioni che si prendono imboccando nella vita una strada piuttosto che un’altra.
Il termine labirinto si può, con una forzatura etimologica, far derivare dalle parole latine labor intus, che significano lavoro interiore.
Per questo il labirinto simboleggia il percorso interiore verso l’evoluzione dello spirito umano che vogliamo cercare e trovare, percorrendo sentieri per lo più concentrici fino alla meta, al centro, al cuore di noi stessi.
L’obiettivo risulta molto complesso e per questo l’essere umano deve percorrere numerose vie attorno a sé, dall’inizio di tutto ciò che è fino ad oggi al centro del proprio essere.
Nel corso di questo vagabondare verso il fulcro, la persona consapevole abbandona i vecchi schemi mentali ed i suoi poteri personali, gettando via quella parte del suo bagaglio che non gli è più necessario per evolvere come essere umano.
Bisogna prima osservare e discernere per comprendere e poi lasciar andare tutto ciò che di futile si è già raggiunto e si possiede per proseguire il cammino alla ricerca di tutto ciò che si è al cuore di noi stessi per trovare l’essenza, l’anima.
Attraverso i tratti del proprio carattere e delle proprie scelte l’essere umano perviene alla comprensione e raggiunge finalmente quel punto, all’interno di se stesso, al centro del labirinto in cui può abbandonarsi e sentirsi in pace e nell’unità con tutto ciò che c’è com’è.
Ci sono moltissimi labirinti nel mondo e se volete saperne di più potete leggere https://www.francobertoli.com/numeri-e-simboli-il-labirinto/
Oggi ci troviamo dentro il labirinto di Stavello nell’Oasi Zegna a 1200 metri di altitudine in provincia di Biella.
L’esperienza scelta e voluta da Manager molto capaci e impegnati nella ricerca della miglior performance, ma anche di una professione che permetta loro di essere il più possibile felici lavorando, ci porta in questo viaggio connessi con la natura e appunto con il grande e antichissimo simbolo del labirinto di Stavello.
Come #metodobertoli guido le persone con umiltà ad una ricerca e connessione interiore, per potersi poi esprimere in una performance umanamente sostenibile verso i propri team e collaboratori.
Se volete saperne di più sulla performance sostenibile potete leggere qui https://www.francobertoli.com/la-performance-sostenibile-del-metodobertoli/
Il centro del labirinto verrà raggiunto da coloro che sceglieranno e vorranno essere iniziati al proprio pieno potenziale che, attraverso le prove, l’impegno, la perseveranza, la tenacia avranno dimostrato di essere degni e pronti per accedere alla rivelazione della miglior esistenza e modalità di essere e conoscere se stessi per raggiungere il successo desiderato sia personale che professionale.
TiAmo😘Grazie❤️Vita
#metodobertoli #performancesostenibile