Affrontare in modo consapevole la sfida di questo periodo di ripresa post Covid ci coinvolge un po’ tutti e proprio per questo ho riflettuto sulla situazione e cercato di trovare spunti concreti e raggiungibili subito per la ripartenza.
Abbiamo vissuto un cambiamento di massa epocale e inaspettato, figlio della globalizzazione e dell’evoluzione dell’umanità sul nostro pianeta definito anche disruptive o dirompente.
Cambiare è difficile di per sé. Cambiare destabilizza e costringe a uscire dalla nostra zona di confort per affrontare il presente così com’è, trovando nuovi equilibri e possibili opportunità.
Da dove partire? Da noi stessi naturalmente.
Ripartire con umiltà dalla fondamentale importanza di ognuno di noi come individuo inserito nella propria realtà è relazione con il prossimo.
Ho riconosciuto questo schema di soluzione nella famosissima frase #iorestoacasa usata in tutte le lingue del mondo affinché, partendo dal comportamento individuale, potesse esserci la guarigione di massa.
Lavorare quindi sulla nostra prestazione o performance individuale, che ho chiamato sostenibile, per rispettare le persone ed il Capitale Umano che siamo è l’inizio.
L’Inner Game o gioco interiore che avviene normalmente dentro di noi è una metodologia di osservazione attenta di quanto il nostro potenziale sia intaccato dai condizionamenti esterni, dalla paura, dalla rabbia, dal giudizio che interferisce riducendo la nostra performance o capacità di essere il meglio di noi stessi.
Essere concentrati, focalizzati, motivati con obiettivi chiari, guardare al passato per imparare senza giudicare, sono i pilastri dentro di noi da cui iniziare per intraprendere qualsiasi cammino.
PRESTAZIONE = POTENZIALE – INTERFERENZE
Una volta raggiunta la centratura o concentrazione, vale a dire il meglio di noi stessi, possiamo iniziare a relazionarci con il prossimo e costruire una valida squadra.
La squadra di cui siamo parte integrante con la nostra energia sarà coesa e collaborativa nel momento in cui gli individui si sentiranno riconosciuti dal leader e tra loro per qualità, ruoli e responsabilità.
Fondamentale perché la squadra dia il meglio sono le motivazioni che sono indissolubilmente legate agli obiettivi.
Gli obiettivi sono nel futuro e, per definizione, un mistero per di più con il Covid19 che ha prodotto un cambiamento improvviso e molto grande, ci viene imposta la grande sfida di essere presenti concentrati e molto lucidi nella relazione con noi stessi e con gli altri per fare le scelte dei giusti obiettivi da raggiungere.
Qui parliamo del cuore e dei grandi valori – a me tanto cari – che fanno la differenza nel Team Building, dalle mie esperienze vincenti e perdenti della mia carriera sportiva, vi posso con certezza indicare come via maestra.
Come esseri umani la nostra forza più grande è l’energia che portiamo con noi il nostro Human Spirit.
La passione, l’amore che mettiamo nell’affrontare le sfide in quello che facciamo ogni giorno credendo nel raggiungimento dell’obiettivo.
La fiducia in noi stessi e negli altri per esprimere assieme il massimo potenziale di tutti e creare e allenare lo spirito di squadra.
La resilienza, la forza di tenere duro e di credere sempre che ce la faremo, necessaria nei momenti complicati e di difficoltà come questo che stiamo vivendo.
Tutto questo è energia, è capitale umano che noi esprimiamo tutti i sacrosanti giorni della nostra vita, come manager, genitori o congiunti, alla ricerca di una eccellente performance sostenibile che potremmo semplicemente definire come l’essere prima di tutto il meglio di noi stessi e poi il meglio nella relazione con gli altri che ho chiamato Metodo Bertoli.
Vi lascio con un esercizio quotidiano da fare che è quello di implementare l’energia importantissima della gratitudine che ci insegna a vivere e amare il qui e ora, il presente così com’è!!! Anche e soprattutto come oggi, quando gli scenari reali non ci piacciono e la mente che mente ci fa partire mille pensieri spazzatura che ci limitano enormemente nell’essere tutto il bravo che già siamo.
Buona vita.